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American Gangster - di Ridley Scott |
Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 07-02-2008 11:19 |
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quote: In data 2008-01-19 23:16, kubrickfan scrive:
Siamo di fronte a un lavoro praticamente perfetto che si snoda stupendamente in ogni settore cinematografico, dall'attoriale con una gara tra campioni, a quello di sceneggiatura (eseguita da Steven Zaillian) e regia, senza dimenticare tutto il resto, con un preciso senso del potere degno e nel nome dello Scarface di De Palma. Il tutto perfettamente calato nella difficile realtà di Harlem e dintorni di quaranta anni fa. In definitiva un film potente, immedesimante e coinvolgente, fatto benissimo, da vedere e gustare assolutamente, senza minimamente farsi spaventare dalla sua durata extralong che serve a farlo svolgere nella perfezione e non nell'allungarlo privo di fascino, commovendoci nell'abbagliante finale.
Perderselo sarebbe un delitto verso il cinema e verso di voi, e se i crimini fossero cercati e risolti da un poliziotto bravo come Roberts al momento dell'arresto per non averlo visto, potremmo solo dire "Mea Culpa". Meglio pagare un appagante biglietto che vivere con il rammarico.
Non perdetevi la straniante scena dopo tutti i titoli di coda.
| ancora una volta concordo in pieno con Kubrickfan
un film di livello superiore che non ha niente da invidiare ai film del medesimo genere che lo hanno proceduto
e durante la visione non c'è stato un solo secondo in cui ho pensato a Scorsese
cosa che invece mi è successa con The Departed nel quale mi sembrava di rivedere una variazione di qualcosa già visto del medesimo regista
ed infine piccola nota per la preseza del mio marchio del cuore nella fotografia
una splendita Pentax spotmatic che aiuta gli investigatori a raccogliere le prove contro i trafficanti di droga
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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ines49
Reg.: 15 Mag 2004 Messaggi: 376 Da: PADOVA (PD)
| Inviato: 14-02-2008 00:38 |
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Perchè mai Scott avrebbe scopiazzato da Scorsese o altri? Il film è o no tratto da vicende accadute? Le storie di gangsters, lo spaccio di droga, la polizia corrotta, etc. etc. fanno parte del gioco (del cinema) e in fondo non offrono chissà quanti modi di essere raccontate. Per lo meno Scott (il bravo ed inossidabile) mi ha proposto le vicende di un gangester nero e lo ha fatto in modo eccellente senza far pesare la seppur lunga storia |
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Indhja
Reg.: 25 Ago 2005 Messaggi: 545 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 14-02-2008 01:25 |
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quote: In data 2008-01-19 23:16, kubrickfan scrive:
Scott, inutile dirlo, sfodera una maestria senza pari nel dipingere per la sua lunghezza questo stupendo affresco (157 minuti), riprese eccezionali da ogni angolazione, tempi perfetti di entrate in scena degli attori, scene studiate e montate (per non parlare della fotografia con tonalità sempre plumbee adattissime al racconto) nei minimi dettagli (grandiosa quella dell'arrivo della numerosa famiglia nella tenuta di Frank).
Siamo di fronte a un lavoro praticamente perfetto che si snoda stupendamente in ogni settore cinematografico, dall'attoriale con una gara tra campioni, a quello di sceneggiatura (eseguita da Steven Zaillian) e regia, senza dimenticare tutto il resto, con un preciso senso del potere degno e nel nome dello Scarface di De Palma. Il tutto perfettamente calato nella difficile realtà di Harlem e dintorni di quaranta anni fa. In definitiva un film potente, immedesimante e coinvolgente, fatto benissimo, da vedere e gustare assolutamente, senza minimamente farsi spaventare dalla sua durata extralong che serve a farlo svolgere nella perfezione e non nell'allungarlo privo di fascino, commovendoci nell'abbagliante finale.
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Concordissimo.
Una stupefacente resa della realtà. Per la qualità con cui è stata seguita la storia reale, si potrebbe pensare che il cinema sia stato emulato dalla vita reale e non il contrario. Azione e movimento, contrapposizioni di personalità e realtà che coivolgono e permettono allo spettatore di sentirsi direttamente dietro l'obiettivo della cinepresa... meraviglia.
La parola più piena che possa esprimere il mio giudizio forse è solo e semplicemente "BELLO".
_________________ "L'angoscia per il tempo che passa fa parlare del tempo che fa..."
Le fabuleux destin d'Amélie Poulain
"Grazie a Dio, sono ateo" Voltaire |
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AlexPaso7
Reg.: 03 Feb 2008 Messaggi: 61 Da: San Zeno Naviglio (BS)
| Inviato: 15-02-2008 09:18 |
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Bello il film,anche se hanno fatto fatica,a crearlo compatto e scorrevolo,poi può sembrare simile,ma la storia è vera,qnd è unica(ovviamente,di altri film c'era.)cmq han puntato,su i due grandi attori(come per me sono)per far decollare,la pellicola.
_________________ "La vita è una merda,ma la vita NON è la mia" |
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jedifan
Reg.: 15 Feb 2008 Messaggi: 806 Da: milano (MI)
| Inviato: 12-06-2008 15:08 |
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Un piccolo gioiello questo film; bellissima la regia, una ricostruzione ben curata e dettagliata (tra cui anche le pettinature di quei anni), grandiose le interpretazioni tra cui un Crowe maestoso; da vedere.
Voto: 7,5.
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Fakuser
Reg.: 04 Feb 2005 Messaggi: 2656 Da: Milano (MI)
| Inviato: 20-09-2008 22:03 |
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Se la bellezza e la riuscita di un film si dovessero desumere solo dagli attori che vi prendono parte, allora questo sarebbe un capolavoro. Ma un film purtroppo è fatto anche di altro, è un organismo i cui membri devono tutti essere perfetti al medesimo grado perchè sia perfetto l'insieme. E non è questo il caso. La regia di Scott è a tratti notevole (come una sola inquadratura basti più di mille parole per descrivere Frank Lucas, oppure come la lezione di Michael il Grande può essere imparata e rifatta figamente ) e le interpretazioni sono mostruose, vive, convincenti, palpitanti. Ma manca tutto il resto, cazzo. Una sceneggiatura convincente che non scada nel banale e ritrito scontro tra Enti morali dalla dubbia integrità, e soprattutto la coerenza di un discorso filmico che riesca a tenere assieme le mille suggestionni lanciate qui e là: il bel cameo iniziale di Clarence Williams, ad esempio lascia sul tavolo carte che potrebbero portare il film su livelli davvero epici, forse addirittura mitici, ma che vengono completamente nascoste e tralasciate a favore di un lunghissimo quanto scomodo doppio binario che non conduce da nessuna parte, che annoia , basato com'è su banali antitesi di natura pseudo etica (lo sporco buono e il pulito cattivo che finiscono per incontrarsi e migliorarsi a vicenda ".
Ma che la lezione di Martin e Michael la si impari veramente, che si cominci a creare cinema capace di evocare il contenuto dal contenente e non costretto a annichilirsi mostrandosi e sovraesponendosi nella ripetizione ossessiva di clichè e stilemi ormai abusati.
Che per narrare non c'è bisogno di descrivere Scott lo sa benissimo e lo dimmostra anche in due o tre scene indimenticabili, ma purtroppo l'insipienza di Steven Zaillan, uno degli sceneggiatori più cazzoni di Hollywood, manda tutto in rovina.
_________________ Silencio... |
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Fakuser
Reg.: 04 Feb 2005 Messaggi: 2656 Da: Milano (MI)
| Inviato: 20-09-2008 22:10 |
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E cmq il noir è morto come potrei esserlo io.
o meglio come potrebbe esserlo lazzaro.
Ecco, De Palma con il suo penultimo film ha fatto un po' come il buon Gesù.....
Anche un cadavere può vivere e palpitare, qualora si parli e riparli, discuta e problematizzi il suo passato e il suo vissuto.
_________________ Silencio... |
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